È stato firmato ieri a Palazzo Chigi il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
Assunzioni, rinnovo dei contratti, smart working e nuove competenze sono i pilastri dell’accordo, attraverso cui costruire un nuovo modello di lavoro improntato alla valorizzazione delle persone, alla crescita delle competenze, alla produttività e alla qualità dei servizi. “Il buon funzionamento del settore pubblico è centrale nella società. Se il primo non funziona, la seconda diventa più fragile e ingiusta”, ha sottolineato il presidente del Consiglio durante l’incontro, soffermandosi sulla centralità del settore pubblico in un momento storico come questo e ricordando quanto tenga “al confronto e al dialogo” con le parti sociali.
Sul tavolo del confronto, tra i tanti punti, i rinnovi contrattuali 2019-2021, che interessano 3,2 milioni di dipendenti pubblici e prevedono un aumento medio a regime di circa 107 euro. Cornice questa in cui si inserisce anche il discorso sul lavoro agile, il cosiddetto smart working, per cui si guarda alla sua disciplina nell’ambito dei prossimi contratti, nella prospettiva di superare l’attuale assetto emergenziale.
Cgil, Cisl e Uil attendono ora l’esecutivo alla prova dei fatti ma la trattativa, al momento, ha segnato una svolta significativa. “È un atto molto importante sia per i contenuti del Patto sia per il significato che ha”, ha sottolineato il segretario Landini. “Imprimiamo una spinta partecipata alla ripartenza del Paese nel segno di una nuova concertazione e di un nuovo dialogo sociale” ha tenuto a ricordare Luigi Sbarra. Soddisfazione espressa anche dal ministro Brunetta che ha dichiarato: “il Patto inaugura una nuova stagione di relazioni sindacali, dimostra che la scelta del premier di valorizzare con la sua firma l’accordo, pone questo nuovo inizio sotto i migliori auspici.”