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posseggono quanto
3,6 miliardi di poveri

Otto ricchi Billionaires
posseggono quanto
3,6 miliardi di poveri

Lo rivela un report di Oxfam

in vista del World Economic Forum

di Lorenzo Capezzuoli Ranchi16 Gennaio 2017
16 Gennaio 2017

Otto Paperoni hanno la metà della ricchezza del mondo intero. 426 miliardi di dollari americani: questo è il valore che si trova distribuito fra gli 8 portafogli più ricchi e circa 3,6 miliardi di indigenti nel mondo. I Billionaires sono stati inseriti nel rapporto “Un’economia per il 99%”, diffuso alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos, in Svizzera, che si aprirà domani fino al 20 gennaio prossimo. Il rapporto è stato presentato da Oxfam, un’importante confederazione internazionale specializzata in aiuto umanitario, progetti di sviluppo e soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia.

Ma chi sono questi 8 ricconi? Il primato è ancora del 61enne fondatore di Microsoft, Bill Gates, con il suo patrimonio personale di circa 75 miliardi di dollari. Medaglia d’argento per il magnate dei cheap-clothes, Amancio Ortega: lo spagnolo tocca quota 67 miliardi di dollari, grazie a marchi quali Zara, Barshka, Massimo Dutti, Pull and Bear, Stradivarius e Oysho. Gradino più basso del podio per un altro americano, Warren Buffet: classe 1930, Buffett ha creato il suo tesoretto da 60,8 miliardi di dollari grazie ai suoi azzeccati investimenti finanziari. Al 4° posto, a quota 50 miliardi, c’è il messicano Carlos Slim, magnate delle comunicazioni dell’America Latina, che controlla quasi il 70% del traffico mobile del continente. Sono tutti americani gli altri 4 uomini che compongono questa speciale classifica: Mr. Amazon, Jeff Bezos (con una ricchezza di 45 miliardi di dollari), il papà di Facebook Mark Zuckerberg (44,6), il fondatore della casa di sistemi IT Oracle, Larry Elison (43,6) e Michael Bloomberg, magnate dei media ed ex sindaco di New York (“solo” 40).

Nello stesso rapporto, Oxfam evidenzia quanto il rapporto fra i pochi ricchi del mondo ed i più indigenti rappresenti una forbice dai contorni sempre più vasti, che coinvolge anche la questione di genere: in questa situazione le donne trovano maggiormente lavoro in settori con salari più bassi e hanno sulle spalle la gran parte del lavoro domestico e di cura non retribuito. Per Oxfam, allo stato attuale, ci vorranno 170 anni perché una donna raggiunga gli stessi livelli retributivi di un uomo.

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