Gli scioperi che ormai paralizzano la Francia da otto giorni non si fermeranno neanche per le festività. I sindacati hanno annunciato, per bocca di Laurent Brun, responsabile dei ferrovieri del CGT, il sindacato più importante, che non ci sarà “nessuna tregua per Natale” e hanno invocato il governo a “tornare alla ragione” e a ritirare la riforma sulle pensioni.
Gli scioperi, le proteste e i disagi ai trasporti pubblici non si fermano nemmeno oggi. Un migliaio di manifestanti sta bloccando il porto di Le Havre, il primo porto francese per il traffico di container, i militanti o aderenti della CGT occupano diverse rotatorie da questa mattina. Il porto si trova tra l’altro nella città dove è stato eletto in Parlamento l’attuale premier Edouard Philippe.
Nei trasporti pubblici, la situazione appare pressoché immutata rispetto a ieri: circola un treno ad alta velocità su quattro, stessa proporzione per i treni di banlieue. Inoltre, gran parte delle linee della metropolitana parigina è chiusa. Soltanto il 40% degli autobus è attualmente in servizio.
La manifestazione più grande è in programma oggi nel pomeriggio a Parigi, in Place de la Republique. I sindacati non mollano: “c’è grande determinazione ad andare fino in fondo. Meglio qualche settimana di caos che una vita di miseria”.