ROMA – Dopo Milan e Napoli, anche l’Inter vince l’andata degli ottavi di finale di Champions League. E lo fa con il minimo indispensabile: 1-0 ai danni del Porto. Una vittoria che arriva al termine di una partita difficile, a tratti molto nervosa, contro una squadra mai facile da affrontare. I nerazzurri completano così l’ottima “spedizione” europea delle italiane, tutte e tre vincenti nel primo round degli ottavi di finale e con il sogno di trovare il passaggio ai quarti. Evento che non si verificava addirittura dalla stagione 2005-2006: quella volta furono Inter, Milan e Juventus ad arrivare tra le migliori otto d’Europa. Ci vorrà un’altra grande prestazione al ritorno affinché l’Italia possa tornare a essere rappresentata in gran numero nel palcoscenico calcistico più importante.
A decidere la gara è stato il bomber belga Romelu Lukaku. Grande iniezione di fiducia per l’attaccante, la cui stagione è stata particolarmente travagliata complici i numerosi infortuni. Una partita in bilico fino alla fine e che è stata caratterizzata da numerosi episodi che hanno “riscaldato gli animi”, come il rigore non assegnato a Darmian, o l’espulsione del centrocampista del Porto, Otàvio, che si è rivelata decisiva ai fini del risultato.
Soddisfatto l’allenatore dei nerazzurri, Simone Inzaghi, che a fine partita ha dichiarato: “Una vittoria meritata, sofferta, contro una squadra tosta”. E sui rientri “eccellenti” di Brozovic e Lukaku ha ribadito che sono “importanti”. Anche di Edin Dzeko, che al momento della sostituzione si è lasciato andare ad alcuni gesti polemici verso il suo mister. Ma Inzaghi ha voluto spegnere le polemiche: “Edin arrabbiato per il cambio? Tutto ok, era il primo ad esultare al nostro gol”.
Nell’altro match di serata, il Manchester City di Guardiola, tra le favorite per la vittoria finale, è stato bloccato sull’1-1 sul campo del Lipsia. L’allenatore spagnolo, apparso nervoso ai microfoni dei giornalisti nel post-partita, ha detto: “Non possiamo vincere sempre. È un buon risultato”.