È finita in tragedia una battuta di pesca subacquea che padre e figlio stavano effettuando nei pressi delle secche di Tor Paterno vicino Capocotta, località balneare del litorale romano non lontano da Osta. A perdere la vita il giovane di 23 anni, Andrea Gregori, residente a Marina di Ardea, che con il genitore aveva raggiunto a bordo del loro piccolo natante un tratto di mare dove la profondità è di circa 8 metri. Mentre i due stavano effettuando un immersione in apnea il ragazzo ha accusato un malore improvviso. Il padre ha prontamente soccorso il figlio a bordo del piccolo natante ma la situazione è apparsa grave fin dai primi momenti successivi all’improvviso malore. Il giovane ha preso conoscenza ed è entrato in arresto cardiaco. Prontamente allertata la Guardia Costiera ha raggiunto il gommone per poi trasportare velocemente il paziente al porto turistico di Ostia dove un’ambulanza e un’eliambulanza erano in attesa di poter intervenire insieme al personale medico.
I marinai della motovedetta hanno subito tentato di rianimare il ragazzo durante la breve traversata e i tentativi di rianimazione sono proseguiti, purtroppo inutilmente per circa un’ora, appena giunti sulla banchina del porto di Ostia. La salma è stata trasportata all’ospedale Grassi ed è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia e gli accertamenti di rito che proveranno a chiarire le cause del decesso. Poco più di un mese fa un altro subacqueo, che non era un principiante, ha perso la vita nella stessa oasi marina delle secche di Tor Paterno durante un immersione di gruppo.
Emanuele Bianchi