HomeCultura Oscar, dopo Berlino “Cesare deve morire” vola a New York

Oscar, dopo Berlino “Cesare deve morire” vola a New York

di Sara Stefanini27 Settembre 2012
27 Settembre 2012

Volo diretto per New York nella corsa agli Oscar 2013. Un film, quello di Paolo e Vittorio Taviani, che rappresenterà l’Italia nell’oltreoceano. Già vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, interpretato da soli uomini, alcuni ex detenuti, ma prodotto da donne.

Racconta la vita dei detenuti, delle loro celle divenute case, delle loro sensazioni e dei loro sgomenti ed è ambientato a Rebibbia, nella Roma periferica, nella parte della Capitale più degradata. Un progetto “non facile che ha richiesto l’unione di più forze, ma universale; sa arrivare al cuore della gente”, commenta Agnese Fontana, la produttrice delegata della pellicola firmata Taviani, condividendo la soddisfazione con le sue colleghe, Grazia Volpi e Donatella Palermo.

L’opera dei Taviani è stata prodotta con il contributo di Rai Cinema e distribuita da Sacher cui va il ringraziamento di Fontana. Un film partito, come dice la produttrice, “con idee forti ma con un budget ridotto. Un progetto in cui all’inizio si faceva fatica a credere nonostante la firma dei Taviani. Tra i primi a scommettere sulla carta – quando il film doveva essere ancora concluso – la distribuzione Sacher che devo riconoscere ha fatto un lavoro incredibile accanto alla produzione”. Pur se con elementi che potrebbero scoraggiare ad andare al cinema, in bianco e nero e articolato su un testo teatrale, il film punta dritto ai sentimenti e al cuore della gente.

Sara Stefanini

 

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