L’Italia è di nuovo nel palmarès degli Oscar. Il merito è da attribuire a Chiamami col tuo nome – film diretto da Luca Guadagnino – che nella notte stellata in scena al Dolby Theatre di Los Angeles, ha conquistato la statuetta d’oro per la miglior sceneggiatura non originale. A firmarla è stato James Ivory – regista di Camera con vista e Maurice – che ha ottenuto a novant’anni il primo Oscar, adattando per lo schermo l’omonimo romanzo di André Aciman.
Chiamami col tuo nome ha vinto nella categoria che, fin da subito, era stata quotata come la più probabile. La pellicola, però, gareggiava anche per miglior film, miglior attore protagonista – grazie all’interpretazione del giovane Timothée Chalamet – e miglior canzone originale (“Mistery of love”).
«Ringrazio Luca Guadagnino per la sua sensibilità di regista», ha affermato sul palco con leggera commozione Ivory. Guadagnino, proprio ieri in un’intervista sul settimanale Robinson di la Repubblica, aveva dichiarato: «Spero in una vittoria per Ivory, soprattutto perché James è un maestro di novant’anni, e un premio alla sua sceneggiatura non originale sarebbe un riconoscimento a un maestro che non ha mai vinto nulla».