Fermati mentre trasportavano dei pezzi di un cadavere dentro una carrozzina per neonati: sono stati bloccati così Juan Carlos e sua moglie Patricia, che avrebbero ammesso di aver ucciso dal 2012 almeno 20 donne a Ecatepec, in Messico: gli investigatori riferiscono di aver ritrovato nella casa della coppia alcune parti di corpi umani dentro un freezer e in alcuni cestini, mescolati insieme a del cemento.
Secondo quanto riportato da AskaNews, citando il procuratore di stato messicano Alejandro Gomez, l’uomo avrebbe anche ammesso di aver stuprato alcune delle vittime e di averne venduto alcune parti. La coppia, che viveva con i loro tre figli, attirava le vittime – principalmente giovani madri single – attraverso una finta vendita di vestiti usati per bambini.
Secondo il procuratore Gomez infine, Juan Carlos soffre di “un disturbo mentale consistente in psicosi e disturbo della personalità”, mentre Patricia “è mentalmente disabile dalla nascita e ha anche acquisito un delirio indotto”.