È stato lanciato alle 2:49 della notte italiana il satellite Sentinel 2B. Il lancio, effettuato dall’Ente Spaziale Europeo (ESA) dalla base della Guyana Francese di Kourou, è andato a buon fine, allargando così i tasselli della grande rete Copernicus, che ora consta di 5 satelliti intorno alla Terra.
Il satellite, in un’ora circa è stato rilasciato in orbita dal vettore Vega, che lo ha portato nello spazio; a quel punto Sentinel 2B, gemello del Sentinel 2A già in orbita da giugno 2015, ha dispiegato i pannelli solari, attivato le comunicazioni con la Terra e subito dopo ha iniziato il suo viaggio per inserirsi nell’orbita definitiva. I due satelliti Sentinel 2 si posizioneranno sulla stessa rotta, ma con uno sfasamento di 180 gradi e garantiranno una copertura di ogni punto del pianeta ogni 5 giorni.
“La mole che i satelliti di Copernicus invieranno a Terra è superiore ai dati gestiti da Google o Amazon”, ha detto Philippe Brunet, responsabile del programma Copernicus per l’Unione Europea. “Si tratta – ha aggiunto – di dati grezzi che hanno lo stesso valore in termini di potenziale sviluppo economico di materie prime per le aziende, come il carbone o l’acciaio”
Copernicus è il nome del grande programma europeo sviluppato da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea: “La sentinella che lanceremo questa notte sarà la quinta della costellazione Copernicus e la seconda della famiglia Sentinel 2 dedicata in particolare all’osservazione delle aree verdi del nostro pianeta”, ha detto nella giornata di ieri Josef Aschbacher, direttore dell’Osservazione della Terra dell’Esa.