Paura sulle coste europee per l’arrivo di Ophelia, che proprio da oggi lambirà le coste iberiche e quelle irlandesi. Nonostante scesa da uragano a tempesta tropicale di livello 1, Ophelia sta già accumulando conseguenze drammatiche. In Portogallo venti che arrivano fino a 130 chilometri stanno alimentando incendi già in corso. A causa delle elevate temperature infatti, da sabato si combatte contro le fiamme quasi certamente di origine dolosa. Il pericolo maggiore è nella zona di Vigo e Pontevedra, dove si registrano ventotto focolai ancora attivi e quattromila ettari di terra già in fumo.
Il Portogallo conta già nove morti. Tre di essi solo nella regione della Galizia, la più esposta ai forti venti: due persone sono morte carbonizzate nella loro auto vicino Nigràn, un’altra in un casolare di campagna. Dalle prime ore della mattina sono in azione i Canadair, ma si spera anche nel peggioramento del clima, con la previsione di deboli piogge sulla costa atlantica. Il presidente spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato su Twitter che si muoverà verso la Galizia per monitorare la situazione e inviato messaggi di solidarietà.
Scuole chiuse e divieto di percorrenza per ciclisti e motociclisti in Irlanda, dove le autorità locali giocano d’anticipo in vista dei venti in arrivo. Soppressa anche la maggioranza dei traghetti in partenza e in arrivo dalla Gran Bretagna. Il livello di allerta è già salito da arancione a rosso in tutto il paese. Secondo il NOAA (Centro statunitense per il monitoraggio degli uragani) Ophelia porterà tra i 50 e 70 millimetri di pioggia su Scozia e Irlanda ovest, che causeranno alluvioni e onde “alte e distruttive”. Annunciate cancellazioni nell’aeroporto di Cork, mentre a Dublino e Shannon i passeggeri vengono invitati a monitorare i propri voli prima di mettersi in viaggio. Il premier irlandese, Leo Varadkar, dopo aver annunciato il dispiegamento delle Forze di Difesa in giornata, ha scritto un tweet: “La pubblica sicurezza è la nostra prima preoccupazione oggi. Il consiglio è quello di restare in casa, non imbarcarsi in viaggi o altre attività fuoriporta non necessarie”.
Diffuso l’allarme anche nel resto della Gran Bretagna: possibili disservizi e blackout elettrici, pericolo di oggetti in volo e difficoltà nei collegamenti telefonici e nei trasporti.