PARIGI – Cresce l’attesa per la decisione della Corte di Cassazione francese che il 28 marzo deciderà se estradare o meno dieci ex terroristi italiani arrestati a Parigi nell’aprile del 2021 nell’ambito dell’operazione “Ombre Rosse”.
Una sentenza che arriva dopo la decisione della Corte d’appello francese che nel 2022 aveva negato l’estradizione. La presidente della Chambre de l’Instruction aveva motivato il rifiuto con il rispetto della vita privata e familiare e con il diritto a un processo equo, garanzie previste dagli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, il giorno dopo, aveva però affermato che “quelle persone, coinvolte in reati di sangue, meritano di essere giudicate in Italia”. Tra i favorevoli alla loro consegna anche il ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti, che li ha paragonati agli estremisti di matrice islamica.
Nell’elenco delle persone che potrebbero tornare in Italia ci sono Giorgio Pietrostefani, mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, gli ex brigatisti Marina Petrella e Sergio Tornaghi, condannati all’ergastolo, e Luigi Bergamin, protagonista nei Proletari Armati insieme a Cesare Battisti. Criminali che, prima dell’arresto, sono rimasti in libertà per decenni grazie alla “dottrina Mitterand”, che nel 1985 decise di tutelare gli ex attivisti politici che avevano ormai abbandonato la loro attività.