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Due scuole su tre
non sono a norma
per gli studenti disabili

"Eliminare barriere architettoniche

e affiancare insegnanti di sostegno"

di Rossella Dell'Anno13 Febbraio 2019
13 Febbraio 2019

Circa il 3% degli alunni che frequentano le scuole italiane è portatore di disabilità. È quanto emerge da una ricerca condotta dalla fondazione Openpolis sull’inclusione degli alunni disabili nelle scuole.

Dal punto di vista giuridico, un aspetto fondamentale è stata la sentenza della Corte costituzionale (n. 215/1987) che ha chiarito il diritto incondizionato di tutti gli studenti disabili di poter frequentare le scuole di ogni grado e origine.

Il tipo di disabilità più frequente è quella intellettiva, che riguarda il 46% degli alunni con diritto a sostegno. I servizi senza i quali non ci può essere inclusione sono principalmente tre: eliminazione delle barriere architettoniche, affiancamento di insegnanti di sostegno, assistenti all’autonomia e all’educazione.

Gli insegnanti di sostegno vengono assegnati alla classe dell’alunno disabile ed elaborano un programma didattico per l’allievo. Secondo la legge non si può scendere sotto la quota di almeno un insegnante di sostegno ogni due alunni disabili. Questo dato viene rispettato in quasi tutte le regioni italiane. Le carenze maggiori di insegnanti specializzati si rilevano nelle regioni del nord, mentre il fenomeno è più contenuto nel mezzogiorno.

Per quanto riguarda le barriere architettoniche, i dati più recenti dell’Istat mostrano come solo un terzo delle scuole risulti completamente accessibile dal punto di vista fisico-strutturale, cioè quelle che hanno tutte le caratteristiche a norma (ascensori, bagni, porte, scale), mentre sono considerate accessibili dal punto di vista sensoriale solo quelle che dichiarano di possedere almeno uno dei seguenti facilitatori sensoriali: segnali acustici per non vedenti, segnalazioni visive per non udenti, mappe a rilievo e percorsi tattili. La percentuale per il Lazio è la seguente: 26,9% accessibilità fisica e 13,7% sensoriale. In cima alla classifica Valle D’Aosta, con meno barriere fisiche.

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