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Omofobia tra i reati d’odio. Arriva la nuova proposta di legge

di Sara Stefanini17 Maggio 2013
17 Maggio 2013

Inserire l’omofobia tra i “reati d’odio” da punire con l’aggravante nel caso di episodi di violenza. E’ il passo avanti tutto italiano promosso da un terzo dei deputati firmatario di un disegno di legge che vuole inserire la discriminazione sull’orientamento sessuale nella legge Reale-Mancino, che punisce l’istigazione all’odio razziale, etnico e religioso. Non è una coincidenza quella di far cadere l’iniziativa parlamentare proprio il giorno antecedente alla Giornata internazionale contro l’omofobia che si celebra ogni anno il 17 maggio.

La denuncia all’omofobia, spiega il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “deve costituire un impegno fermo e costante non solo per le istituzioni ma per la società tutta: in questo senso la cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona ha già trovato significative espressioni sul piano legislativo e deve trovare piena affermazione in primo luogo nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione”. Secondo il presidente “in momenti di difficoltà economica come quelli che stiamo attraversando, più che mai è necessario vigilare affinché il disagio sociale non concorra ad acuire fenomeni di esclusione gravemente lesivi dei valori costituzionali di uguaglianza e solidarietà su cui si deve fondare una convivenza civile”. Il sindaco Gianni Alemanno invece definisce su Twitter l’omofobia come una “stupida discriminazione”.

La Giornata Internazionale contro l’omofobia commenta il ministro per le Pari opportunità durante la conferenza tenuta all’Aja, Josefa Idem, “costituisce un momento importante per porre al centro del discorso pubblico il tema del diritto di tutti i cittadini, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o identità di genere, a vedersi garantita l’uguaglianza e la parità di trattamento”. Il ministro, infatti, ha firmato a nome del Governo italiano la dichiarazione congiunta con Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Spagna, Svezia, Finlandia, Croazia e Olanda per chiedere alla Commissione europea l’adozione di un quadro organico di iniziative comunitarie sulle questione dei diritti delle persone Lgbt. Il ministro Josefa Idem ha poi voluto incontrare tutte le associazioni impegnate su questo tema perché ritiene “molto importante dare visibilità all’omofobia, per stimolare quel cambiamento culturale che porterà anche nel nostro Paese una piena coscienza dell’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità per tutti”.

Sui diritti dei gay sono intervenuti anche i presidenti del Senato e della Camera. “La tutela dei diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali rappresenta l’ultima frontiera del lungo percorso storico che ha accompagnato l’affermazione e la protezione dei diritti umani – afferma il presidente del Senato Pietro Grasso – .Lo Stato si attivi non solo per il riconoscimento, ma anche per la concreta protezione dei diritti degli omosessuali”. Riconoscere i diritti degli omosessuali, a partire dalle unioni giuridiche, per contrapporsi a violenze e discriminazioni. E’ l’indicazione che dà la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo al palazzo della Minerva a Roma, assieme al presidente del Senato Pietro Grasso e al ministro per le Pari opportunità Josefa Idem, alla celebrazione della Giornata mondiale contro l’omofobia. “E’ ora che i diritti alla tutela dalle discriminazioni e al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali vengano riconosciuti anche in Italia”.

Sara Stefanini

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