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Omicidio Nemtsov, arrestati cinque uomini. Figlia del leader ucciso: «sappiamo chi è stato».

di Domenico Cappelleri09 Marzo 2015
09 Marzo 2015

assassino nemstov

Cinque arrestati tra cui un reo confesso, e un uomo che pur di non farsi catturare si è fatto saltare con una granata. Le indagini sull’omicidio di Boris Nemtsov sono a una svolta importante, ma le zone d’ombra rimangono ancora tante.

Acora nessun movente. L’uomo che ha confessato è il ceceno Zaur Dadayev, personaggio scomodo, perché secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti è un vicecomandante dell’unità della polizia cecena premiato nel 2010 da Putin con una medaglia al merito. Gli altri catturati, tutti in Inguscezia si sono dichiarati innocenti: si tratta dei fratelli Anzor e Shagid Gubashev (cugini di Dadayev), Ramzat Bakhaiev e Tamerlan Eskerkhanov. L’ultimo ha dichiarato di avere un alibi, mentre Bakhaiev ha obiettato di essere stato arrestato a casa e che se avesse preso parte all’uccisione avrebbe cercato di fuggire. Solo Dadayev e Anzor Gubashev sono stati incriminati come esecutori del delitto, gli altri tre sono considerati ancora sospetti.
Un sesto uomo, accerchiato dagli agenti nel suo appartamento a Grozny, si e’ fatto esplodere con una granata dopo averne lanciata una contro la polizia.
Ancora resta ignoto il movente. Finora gli investigatori hanno assicurato di non scartare alcuna ipotesi: dal tentativo interno o esterno di destabilizzare il Paese ai mal di pancia dei nazionalisti russi per la critica di Nemtsov al ruolo di Mosca nella crisi ucraina; da una vendetta per motivi passionali (la fidanzata era una giovane modella ucraina) o di affari, per arrivare a un attacco degli estremisti islamici legato alla posizione di Nemtsov su Charlie Hebdo.

L’erede di Nemtsov. Il giorno dopo la cattura degli esecutori materiali dell’uccisione del padre, la figlia Zhanna Nemtsova intende prendere il testimone. Ospite nella serata di ieri del più seguito talk-show in Germania, “Bei Günther Jauch”, la primogenita dell’ oppositore di Vladimir Putin
non ha dubbi, attribuisce al leader del Cremlino la responsabilità  dell’ assassinio del padre: «Forse hanno trovato i colpevoli – ha detto Zhanna Nemtsova all’ indomani dell’ arresto dei cinque ceceni –
ma immaginiamo chi sono i mandanti e credo che la verità non verrà fuori per molto tempo».
La figlia trentenne del politico ucciso risponde senza esitazione al quesito che le pone la giornalista in trasmissione: «In Russia c’è già una dittatura e questo ennesimo omicidio significa che coloro che detengono il potere hanno ormai oltrepassato i limiti».

Domenico Cappelleri

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