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Omicidio Marinova
arrestato nuovo sospetto
Un bulgaro rom di 21 anni

Ieri rilasciato un altro accusato

Il movente è ancora sconosciuto

di Christian Dalenz10 Ottobre 2018
10 Ottobre 2018

A portrait of slain television reporter Viktoria Marinova is placed on the Liberty Monument next to flowers and candles during a vigil in Ruse, Bulgaria, Tuesday, Oct. 9, 2018. Bulgarian police are investigating the rape, beating and slaying of Marinova, whose body was dumped near the Danube River after she reported on the possible misuse of European Union funds in Bulgaria. Authorities discovered the body of 30-year-old Viktoria Marinova on Saturday in the northern town of Ruse near the Romanian border. One Bulgarian media site demanded an EU investigation, fearing that Bulgarian officials were complicit in the corruption. (ANSA/AP Photo/Filip Dvorski) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.]

Arrestato un altro sospetto nel caso dell’omicidio della giornalista Viktoria Marinova. Si tratta di un bulgaro di etnia rom di 21 anni, Severin Nadezhdov Krassimirov. Il caso, avvenuto in un che Paese ha avuto molti problemi con la libertà di stampa negli ultimi anni, conosce dunque una svolta.

Ieri le autorità avevano fermato un clochard ucraino con passaporto romeno, ma in serata lo hanno rilasciato; le macchie di sangue trovate nel luogo dell’omicidio non corrispondono al Dna dell’uomo. Stamattina, poi, l’arresto di Krassimirov a 60 km da Amburgo, in Germania, dove vive la madre. Nella sua casa di Russe, in Bulgaria, gli agenti della polizia hanno trovato vestiti della giornalista sporchi di sangue. Il giovane ha precedenti penali per stupro.

Viktoria Marinova è stata uccisa sabato scorso proprio a Russe, in un parco nella periferia della cittadina, dopo essere stata stuprata. Conduttrice del programma “Detector” sul canale Tvn Ruse, di recente aveva ospitato in trasmissione due giornalisti investigativi, Dimitar Stoyanov e Attilla Biro, che si sono occupati di indagare su malversamenti nella gestione di fondi europei.

 

Guarda le foto della manifestazione in onore a Viktoria Marinova

 

Ciononostante secondo le autorità l’omicidio non si deve al lavoro che Marinova faceva, ma nessun movente alternativo è stato fornito. Il caso rimane preoccupante nel quadro di un Paese che ha visto la situazione della propria libertà di stampa peggiorare rovinosamente nell’ultimo anno. Nella classifica di Reporter Without Borders, la Bulgaria è precipitata dal 35/o al 111/0 posto per libertà di espressione, diventando così l’ultimo Paese Ue della graduatoria.

In particolare, si accusa il governo di promuovere una monopolizzazione dell’informazione piuttosto che il pluralismo e la diversità. L’80% della stampa appartiene in effetti a Deylan Peevski, ex capo della principale agenzia di intelligence del Paese e proprietario del New Bulgarian Media Group. E il governo avrebbe elargito fondi europei ai media con una totale assenza di trasparenza.

La polizia bulgara a settembre aveva fermato per alcune ore proprio Stoyanov e Biro.

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