Sono stati fermati e portati nel carcere di Regina Coeli i due uomini, entrambi di 21 anni e residenti a San Basilio, bloccati nella notte dai carabinieri per l’omicidio di Luca Sacchi, l’altro ieri sera a Roma. Per loro l’accusa è di omicidio pluriaggravato in concorso. Secondo una ricostruzione del Messaggero, Sacchi e la ragazza volevano acquistare droga ma poi le cose sono degenerate fino al tragico epilogo. Dai primi accertamenti i due sospettati conoscevano Sacchi e, notando che nello zainetto della donna c’erano parecchi soldi, si sono offerti di procurare lo stupefacente per poi ritornare armati di pistola e rapinare la ragazza. Alla reazione di Luca hanno poi sparato in testa al giovane.
La madre e il fratello del ragazzo che ha utilizzato la pistola, si sono presentati nella tarda serata di ieri al commissariato. “Temo sia stato mio figlio, forse è coinvolto nell’omicidio”, avrebbe rivelato la donna. Solo successivamente Polizia e carabinieri del Nucleo Investigativo sarebbero riusciti a risalire ai due sospettati.
Dalle prime informazioni raccolte sembrerebbe quindi che non si sia trattato di una normale rapina. Uno avrebbe precedenti anche per droga, mentre l’altro – il presunto autore dell’omicidio – non avrebbe precedenti gravi.
Sacchi era stato aggredito mercoledì sera intorno alle 23.30 in zona Appio Latino, dove era uscito insieme alla fidanzata per andare in un pub. La coppia era stata avvicinata da due rapinatori, che – cercando di rubare lo zainetto della ragazza – l’avevano colpita con un bastone. Luca avrebbe reagito e, provando a difendere la fidanzata, avrebbe iniziato una colluttazione con gli aggressori, culminata con lo sparo da parte di uno dei due. Le prime testimonianze hanno raccontato di aver visto i rapinatori allontanarsi in auto. Inutile la corsa in ospedale e l’immediata operazione per tentare di salvare il ragazzo: Luca è morto ieri in tarda mattinata.