Sono stati arrestati dai Carabinieri Giuseppe e Simone Santoleri, rispettivamente ex marito e figlio di Renata Rapposelli, la pittrice scomparsa il 9 ottobre dello scorso anno dalla città abruzzese di Giulianova, il cui corpo è stato ritrovato senza vita oltre un mese dopo a Tolentino, in provincia di Macerata. Padre e figlio sono accusati di concorso in omicidio volontario e soppressione di cadavere e portati nella casa circondariale di Castrogno, in provincia di Teramo.
La prova che ha fatto scattare per i due uomini le manette sono state le riprese di alcune telecamere di sorveglianza: la Fiat Seicento dell’ex marito della Rapposelli, Giuseppe Santoleri, con bagagliaio carico di cartoni e senza cappelliera posteriore, è stata ripresa due volte – in una si vede la targa – il 12 ottobre 2017 in direzione Tolentino dov’è stato ritrovato il cadavere circa un mese dopo.
Secondo il portale de Il Resto del Carlino, la ricostruzione della procura evidenzia come i due uomini “hanno attirato Renata a Giulianova, l’hanno uccisa probabilmente per strangolamento lo stesso 9 ottobre, proprio il giorno della visita, poi l’hanno avvolta nel cellophane e nel panno carta e l’hanno nascosta nel bagagliaio della Fiat 600, sotto una grande quantità di scatoloni. Due giorni dopo la portano a Tolentino, sul greto del fiume Chienti dove il cadavere è stato ritrovato il 10 novembre”.
I due uomini, rispettivamente di 67 e 43 anni, erano già sotto accusa per l’omicidio dell’artista 63enne dallo scorso 9 novembre, e Giuseppe Santoleri aveva cercato di togliersi la vita durante lo scorso novembre ingerendo una massiccia dose di ansiolitici.