Fine dei Giochi anche per Budapest. Il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha annunciato su Twitter che il governo ungherese si ritira dalla corsa all’organizzazione dei Giochi della XXXIII Olimpiade. Kovacs nel contempo ha condiviso il comunicato del governo che spiega la decisione.
Government recommends withdrawal of Budapest’s Olympic bid https://t.co/K3UtMDUvnS
— Zoltan Kovacs (@zoltanspox) 22 febbraio 2017
La decisione è stata presa dopo l’incontro tra il premier Viktor Orban, il sindaco di Budapest, Istvan Tarlos, e il comitato olimpico ungherese. In precedenza sia Parlamento che Consiglio comunale avevano approvato il progetto. Ma il comunicato del governo spiega che non esiste più un consenso sul tema da parte delle varie parti interessate. Manca solo la votazione formale da parte dell’Assemblea della capitale ungherese. Ma ormai sembra tutto già deciso.
Esisteva già una certa pressione popolare che spingeva perché Budapest si ritirasse. Si era infatti costituito un movimento giovanile contrario ai Giochi, Momentum Mogzalum. Fondato con l’idea di promuovere un referendum per chiedere ai cittadini se fossero d’accordo a fare le Olimpiadi in città. I leader del movimento sostengono di essere già riusciti a raccogliere 266.151 firme, ben oltre le 138.000 necessarie perché il referendum potesse celebrarsi.
Dopo Roma l’anno scorso, dunque, arriva un’altra rinuncia ad organizzare le Olimpiadi da parte di una città che in precedenza si era candidata. Ancor prima, nel 2015 era stata Amburgo a non voler più partecipare. Questo nonostante avesse formalmente inviato la propria candidatura al Comitato Olimpico Internazionale (Cio). Un successivo referendum popolare indetto tra i residenti, però, bocciò l’idea con il 51,9% dei voti. Storia simile a Boston, che era stata scelta per essere la candidata degli Stati Uniti. Dopo che i sondaggi avevano mostrato un sostegno scarso dei suoi abitanti al progetto, il sindaco Marty Walsh decise di fermarlo. Anche a Madrid qualcuno pensava che valesse la pena tentare. Ma nel 2013 la sindaca Ana Botella annunciò che la capitale spagnola non si sarebbe candidata.
In corsa per l’assegnazione dei Giochi del 2024 rimangono dunque solo Los Angeles, scelta dagli USA come candidata dopo la rinuncia di Boston, e Parigi. La decisione finale sarà presa dal Cio il 13 settembre 2017 a Lima.