Oggi il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti si incontreranno a Palazzo Chigi. Discuteranno in merito alla bozza della legge di bilancio e in modo particolare si concentreranno sul “collegato sport”.
Con la riforma, il 90% dei fondi sportivi sarebbero affidati alla “Sport e Salute s.p.a.”, nuova partecipata statale, che sostituirebbe la “Coni Servizi”, gestendo circa 370 milioni di euro. Al Coni ne resterebbero 40. Così il comitato perderebbe la sua centralità, visto che ha sempre gestito l’economia nello sport.
Malagò discuterà con Giorgetti di una riforma che dovrebbe entrare in vigore nel 2020. Se dovesse instaurarsi il nuovo assetto, il controllo dei fondi passerebbe in mano al Governo e il Coni non avrebbe più la possibilità di dividere i contributi tra le varie federazioni. Sarebbe insomma la fine del modello Andreotti-Onesti, ma il comitato proverà a mantenere la propria autonomia.
L’intento del presidente Malagò è quello di far notare le difficoltà operative originate dal piano. Da sistemare ci sono alcune questioni fiscali, visto che i contributi concessi alle federazioni dalla “Sport e Salute s.p.a.” sarebbero soggetti a tassazione. Si discuterà anche sulla situazione del Comitato italiano paralimpico.
La vicenda ha oltrepassato i confini italiani. Infatti il Cio, il comitato olimpico internazionale, ha concentrato le sue attenzioni sulla vicenda. Il suo presidente, Thomas Bach, si recherà in Italia il 7 novembre e incontrerà il sottosegretario Giorgetti. Sul tavolo, oltre alla bozza della legge di bilancio, anche la candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi del 2026.
Il presidente del Coni non si sbilancia prima dell’incontro: “Qualsiasi parola in questo momento è fuori luogo. Mi riservo di fare delle dichiarazioni come è doveroso dopo aver parlato col sottosegretario Giorgetti”.