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Ocse: "Italia e Brexit
sono i principali rischi
per prosperità dell'Unione"

May: "No a secondo referendum su Brexit"

E annuncia proposte su confini Irlanda

di Luisa Vittoria Amen20 Settembre 2018
20 Settembre 2018

Brexit e Italia rappresentano i maggiori rischi che potrebbero impedire all’Europa di prosperare. Lo ha detto la nuova capoeconomista dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico Laurence Boone. “Il primo, è la Brexit. È molto importante arrivare ad un accordo che consenta di mantenere le relazioni più strette possibili tra Gran Bretagna e il resto dell’Ue. Poi – aggiunge – c’è quello che sta accadendo in Italia, dove la crescita è debole e il debito elevato. È vitale che le riforme fatte dal precedente governo continuino” perché l’Italia deve “andare avanti sul cammino della crescita”, ha aggiunto la capoeconomista dell’Ocse.

Se le affermazioni di Laurence Boone riguardo l’Italia hanno suscitato l’indignazione del vicepremier Luigi Di Maio, Theresa May è decisa ad andare avanti per la sua strada. Ai leader europei che auspicano un secondo referendum nel Regno Unito, la premier britannica risponde lapidaria: “So che molti di voi non vogliono Brexit, ma è importante essere chiari: non ci sarà un secondo referendum in Gran Bretagna. I cittadini britannici hanno votato a favore dell’uscita dall’Unione Europea e lasceremo il 29 marzo 2019”.

Nel corso del vertice di Salisburgo L’Ue e il Regno Unito hanno evidenziato gli sforzi da compiere nell’ultimo tratto dei negoziati Brexit per allontanare lo spettro di un divorzio senza un accordo per evitare di arrivare ad una spiacevole “Hard brexit”. Theresa May ha rinnovato l’impegno di presentare “presto nuove proposte” sul futuro dei confini fra Irlanda e Irlanda del Nord.

Riguardo al vertice annunciato per il 17 novembre, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è cauto:  “Senza un accodo di massima al vertice europeo di ottobre, non ci sarà il summit straordinario di novembre. Se invece si riusciranno a fare passi avanti, allora torneremo a riunirci con un vertice straordinario il 17 e 18 novembre”.

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