Al termine del primo incontro sulla sicurezza nucleare con il primo ministro olandese Mark Rutte, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha rassicurato sull’efficacia delle sanzioni dirette contro Mosca.
Prima del suo arrivo ad Amsterdam, Obama non aveva escluso un peggioramento dei rapporti con la Russia nel corso di un’ intervista al giornale De Volkskrant: “Se Putin continua nell’escalation della situazione, dobbiamo essere preparati a imporre un costo maggiore”. Il “Nuclear Security Summit” proseguirà nel pomeriggio con l’arrivo di tutti i capi di governo europei, e nonostante l’assenza di Putin è prevista la presenza del ministro degli esteri russo Lavrov.
“Stati Uniti ed Europa devono combattere insieme questa battaglia – dice Obama – e sostenere il governo di Kiev con ogni mezzo”. Alle dichiarazioni del vicepremier russo Dimitri Rogozin, che aveva minimizzato la portata delle sanzioni, Obama risponde che “saranno realmente dannose per la Russia, in particolare per i vertici del governo, che tra l’altro corrispondono alle persone che siamo intenzionati a colpire”.
A chi nella conferenza stampa ha espresso dubbi in merito, il presidente ha ricordato il caso dell’Iran, dove le sanzioni hanno avuto effetto alla luce del recente accordo sul nucleare firmato a gennaio con le potenze occidentali. Per il capo di stato americano, Putin deve infatti “comprendere le conseguenze politiche e internazionali della sua azione in Crimea”. E ribadisce nuovamente l’estromissione della Russia dal G8, che “arretrerà” di un numero e si terrà con tutta probabilità a Londra.
All’Aja arrivano anche gli altri capi di governo europei, tra cui Matteo Renzi, mentre ministro degli Esteri russo Lavrov in giornata incontrerà il segretario di Stato americano John Kerry.
Stelio Fergola
