Il 4 dicembre entrerà in vigore il nuovo Dpcm, che sembrerebbe confermare i divieti già in vigore. La speranza, però, è che per le festività natalizie tutte le regioni siano in fascia gialla.
Niente sci per tutto il periodo natalizio, anche se è ancora tutto in discussione. Si valuta anche la quarantena obbligatoria per chi ritorna dall’estero dopo il 20 dicembre, chi rientra in Italia prima di quella data, invece, dovrà sottoporsi al tampone.
Per le festività si va verso il divieto allo spostamento fra Regioni, misura che dovrebbe riguardare anche i comuni nei giorni di Natale e Capodanno. Una scelta fatta per limitare al massimo i trasferimenti che, come accaduto la scorsa estate, hanno veicolato il virus in tutto il Paese. Restano ancora in discussione deroghe per casi particolari come gli anziani che vivono soli.
“Le Messe di Natale si svolgeranno in un orario compatibile con il coprifuoco” assicura la Cei. “Sarà cura dei vescovi suggerire ai parroci di ‘orientare’ i fedeli a una presenza ben distribuita”.
Il coprifuoco rimarrà valido dalle 22 fino alle 6, senza deroghe neanche per le funzioni religiose, per l’intero periodo delle festività per evitare assembramenti.
I negozi chiuderanno alle 21 e i centri commerciali potranno rimanere aperti nel fine settimana e nei giorni festivi prima del 20 dicembre, ma resteranno chiusi invece durante le festività. I ristoranti rimarranno chiusi fino alle 18 e dopo quest’orario sarà consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio.
Ristoranti che però forse saranno aperti il giorno di Natale, Santo Stefano e a Capodanno. Secondo il Comitato Tecnico Scientifico questa scelta eviterebbe i pranzi con un numero alto di commensali all’interno delle case favorendo invece gli incontri in luoghi che hanno regole ferree.
Il ministro della Salute Roberto Speranza si è espresso sulle nuove misure: “Le ordinanze sono scelte ispirate dal principio di precauzione che hanno aiutato a ridurre il contagio e il numero dei nuovi casi. Il governo si è assunto la responsabilità di scelte difficili ma necessarie”.