Servono al più presto “efficaci soluzioni per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo economico e sociale del Paese”, attanagliato da una crisi “angosciante e drammatica”. E’ l’invocazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato in occasione della cerimonia di commemorazione di Massimo D’Antona, il giuslavorista assassinato a Roma il 20 maggio 1999 dalle nuove Brigate Rosse.
I dati Istat. E’ il lavoro la vera preoccupazione degli italiani. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat sono complessivamente quasi nove milioni i lavoratori in difficoltà, esattamente: 8 milioni e 750mila persone tra i 15 e i 64 anni nel quarto trimestre 2012. Un aumento del 47,4% rispetto al periodo pre-crisi e del 10,3% rispetto solo a un anno fa.L’appello del capo dello Stato arriva a pochi giorni dalle prime misure varate dal Consiglio dei ministri, a lavoro per varare al più presto un piano che riduca la disoccupazione, soprattutto giovanile. Alcuni interventi sono a costo zero come, ad esempio, la riduzione dell’intervallo tra un rinnovo e l’altro per i contratti a termine. Più difficile sarà trovare il modo di reperire le risorse per le misure che incentivano le assunzioni. Fra queste, per esempio gli sgravi contributivi, il rafforzamento dell’apprendistato e il rilancio dei centri per l’impiego. Proprio su questi temi domani il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, incontrerà Cgil, Cisl, Uil e Ugl da una parte e Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative italiane dall’altra, nella sede di via Veneto del dicastero.
La preoccupazione di Obama. La crisi occupazionale che sta vivendo non solo l’Italia ma anche l’Europa preoccupa anche gli Stati Uniti. Durante una telefonata tra l’inquilino della Casa Bianca e il premier Letta “il presidente Obama si è detto pienamente d’accordo circa l’esigenza di prestare attenzione prioritaria alle politiche volte a fronteggiare la disoccupazione giovanile”.
Alessandro Filippelli