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HomeCronaca Nuovi attacchi hacker filorussi: colpito il Quirinale dopo le parole di Mattarella

Il Quirinale nel mirino
dei gruppi hacker filorussi
Colpito anche il Csm

Dodicesimo giorno di attacchi cyber

dopo le parole del presidente Mattarella

di Valerio Francesco Silenzi28 Febbraio 2025
28 Febbraio 2025
quirinale hacker

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella | Foto Ansa

ROMA – Continuano gli attacchi degli hacker filorussi Noname057 ai siti delle istituzioni italiane, nel mirino dei cybercriminali per il dodicesimo giorno consecutivo. Oggi (28 febbraio) sono state colpite le pagine web del Quirinale, del Csm e della sezione romana di Fratelli d’Italia. Al momento i siti risultano non raggiungibili agli utenti.

Dopo l’ennesima aggressione si è mosso anche il mondo politico. Il parlamentare del Pd Andrea Casu ha espresso la sua solidarietà: “Deve esserci piena solidarietà verso tutte le istituzioni coinvolte ogni giorno in un attacco sistematico, che ha colpito anche una sede di Fratelli d’Italia. Chi colpisce le istituzioni e le sedi di partito italiane colpisce tutta la democrazia”. 

Gli attacchi iniziati dopo le dichiarazioni di Mattarella

La campagna è iniziata dopo le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un discorso due settimane fa all’Università di Marsiglia ha attaccato la Russia: “[In passato, ndr], fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E ci furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.

Alle dichiarazioni era seguito lo sdegno delle istituzioni russe. In particolare, la portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova aveva dichiarato di trovare strano che “tali blasfemie vengano da un Paese che conosce il fascismo” e che Mattarella avesse “fatto paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi”. A queste parole sono seguite vere e proprie minacce: “Ci saranno conseguenze”.

Da quel momento i siti istituzionali italiani sono stati giornalmente presi di mira. Tra i siti colpiti soprattutto quelli delle pagine regionali, ma anche i siti web dei comuni e dell’ordine dei giornalisti. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è ora intervenuta per avvisare e supportare i target nel ripristino delle funzionalità.

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