Sono solo tre i punti che separano la Nazionale dalla qualificazione matematica agli Europei 2020. Gli azzurri hanno battuto ieri la Finlandia in casa 1-2, aggiudicandosi la sesta vittoria consecutiva. Settima se si considera anche l’amichevole con gli Stati Uniti.
Una serie di successi a cui la Nazionale non era più abituata, da quella storica disfatta contro la Svezia del 13 novembre 2017 che ha portato all’esclusione dell’Italia dai Mondiali di calcio del 2018.
Ha tutta l’aria di essere la partita della rivalsa, nonostante il livello di gioco non sia dei più alti, non solo per tutta la squadra ma anche per Ciro Immobile. L’attaccante della Lazio torna infatti a segnare in Nazionale dopo due anni di blocco. Decisivo per la vittoria, dopo l’1-1 della Finlandia con un goal di Pukki, il rigore innescato da Belotti al 79’ e portato a casa da Jorginho. Nonostante il successo, primo brutto tempo per gli azzurri. Il primo tiro al 27’ è di Sensi. Bisognerà aspettare il secondo tempo per vedere una Nazionale più accesa.
Mancini soddisfatto: “Bravi tutti ragazzi”. E ammette: “C’è stata un po’ di sofferenza ma ce la siamo creata da soli, miglioreremo”. Il C.t. ha poi confessato che contro la Grecia, ad ottobre, si aspetta “l’Olimpico pieno come a Italia ’90, perché questa è la Nazionale di tutti gli italiani”.
E se lo meriterebbe, lui che è il protagonista del Rinascimento azzurro, lui che in sei partite non ha sbagliato un colpo e ha portato la Nazionale e gli italiani a sperare di nuovo in un possibile successo. Era dal 2003 che un ct azzurro non collezionava sette vittorie consecutive.
Dichiarata felicità anche per Immobile: “Era un peso eccessivo non fare gol in Nazionale. Questa rete è per mia moglie che ha partorito da poco”.