Lo spettro del terremoto torna a incombere sul centro Italia. Intorno alle 00:34 di stanotte è stata registrata una scossa di magnitudo 4.0 vicino ad Amatrice, in provincia di Rieti. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8 km di profondità; l’epicentro è stato rilevato a 3 km da Amatrice, e 9 km da Campotosto. La scossa ha provocato molta paura nei comuni già interamente devastati dal sisma del 24 agosto 2016, e nella maggior parte dei comuni del reatino. L’evento sismico è stato avvertito anche nelle Marche, in Abruzzo e persino a Roma, soprattutto ai piani alti degli edifici al nord della Capitale.
Per il momento, non sono stati rilevati danni a persone o cose, come ha confermato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. La scossa è stata seguita da uno sciame con altre repliche di lieve intensità, tutte localizzate tra le province di Rieti, Ascoli Piceno, L’Aquila, Perugia e Macerata. La più forte è stata di magnitudo 2.1 alle 2:41. Anche in questo caso nessun danno a cose o persone ma solo una grande paura, soprattutto tra gli abitanti delle Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE) allestite nei comuni già duramente provati dal sisma della scorsa estate.
Secondo le prime analisi condotte dall’Ingv, il terremoto di questa notte è collegato alla sequenza che si è generata il 24 agosto 2016, anche se dal 20 luglio di quest’anno non si registrava una scossa di eguale o superiore intensità. “In quell’area si continua a registrare un numero di terremoti superiore a quello registrato in precedenza” spiega Lucia Margheriti, sismologa dell’Ingv “Tutta la zona è ancora attiva, non consideriamo la sequenza finita”.