ROMA – È atteso entro fine gennaio il disegno di legge quadro sull’energia nucleare. Secondo alcune fonti dell’esecutivo, il testo è in fase di verifica. In seguito, approderà in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri. Tra le misure principali, è prevista la creazione di un’agenzia di controllo sul nucleare, utile a garantire una maggior sicurezza. Per le norme di attuazione della legge delega, invece, si stima siano necessari due anni circa.
Tra le controversie da affrontare c’è la sfida con la concorrenza. Rispetto ad altre nazioni europee come Germania, Francia e Spagna, infatti, nella penisola i costi dell’energia per le aziende sono nettamente più alti. “Bisogna superare il cambiamento dei prossimi 4-5 anni”, affermano dall’esecutivo.
Un’altra sfida sarà superare le ostilità dell’opinione pubblica, dimostrate nel referendum del 2011. Oltre 25 milioni di cittadini votarono sì per fermare il nucleare. Ben il 95% dell’affluenza totale. “Ma oggi si parla di un approccio totalmente diverso rispetto ai modelli del passato”, sostiene il governo. Infatti, è previsto l’utilizzo di reattori modulari avanzati e piccoli reattori modulari, soluzioni innovative e tecnologicamente all’avanguardia.
Meloni: “Il nucleare cambia la storia”
In occasione del World Future Energy Summit ad Abu Dhabi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata sul tema. Definendo la fusione nucleare “uno strumento che potrebbe potenzialmente produrre energia pulita, sicura e illimitata, trasformando l’energia da arma geopolitica in risorsa ampiamente accessibile” e “cambiando di fatto il corso della storia”.
Inoltre, la premier ha siglato un accordo strategico con il suo omologo albanese Edi Rama e con gli Emirati Arabi. L’intesa riguarda la produzione di energia verde in Albania, fino a tre gigawatt e il trasporto di almeno uno di questi in Italia con un cavo sottomarino nell’Adriatico. Un piano che testimonia i diversi passi avanti in tema di innovazione energetica fatti dal governo Meloni. Ora manca solo l’ok ufficiale per il disegno di legge per far sì che il progetto prenda vita.