Resta l’allerta arancione in Sicilia e a Catania dopo la forte ondata di maltempo che ieri ha flagellato il capoluogo etneo. Strade e piazze come fiumi in piena e devastazione al piano terra in numerose abitazioni e attività. Previsto un ulteriore peggioramento nelle prossime per l’arrivo in Sicilia del ciclone tropicale, Medicane, in formazione a largo di Malta. Ieri su Catania sono già caduti oltre 600 millimetri di pioggia.
Oggi è arrivato a Catania il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, per partecipare in Prefettura ad una riunione con le autorità territoriali e le strutture operative riunite nel centro coordinamento soccorsi. Curcio, parlando con la stampa al termine del vertice ha detto: “L’evento non è finito. Adesso c’è un momento di attenuazione. I nostri modelli meteo però ci dicono che tornerà. Altri centri, oltre Catania, hanno avuto difficoltà analoghe. Il sistema nazionale è presente e c’è la massima attenzione. Diciamo ai cittadini di mantenere alta l’attenzione, di seguire le indicazioni delle autorità perché si aspettano ore complicate”.
Il Sindaco di Catania Salvo Pugliese ha disposto la chiusura fino a venerdì di tutte le scuole e le attività commerciali non essenziali.
La situazione è critica in tutta la Sicilia orientale. Si registra anche una vittima a Gravina, un 53 enne rimasto intrappolato nella sua autovettura. Continuano poi le ricerche della donna 54enne dispersa a Scordia, nel centro della Piana di Catania. Il corpo del marito 67 enne è stato ritrovato ieri.
Numerosi sono stati gli interventi di soccorso dei Vigili del fuoco per salvare automobilisti rimasti intrappolati nelle loro auto in strade diventate fiumi in piena. “Rispetto a ieri – ha detto il capo dei Vigili del fuoco di Catania Giuseppe Biffarella – abbiamo ora un incremento in termini di uomini giunti dalla Puglia che sono attrezzati per fronteggiare scenari alluvionali. Qualora tornassero a verificarsi, potremo dare ulteriori risposte”.