TORINO – È stato domato quasi del tutto l’incendio scoppiato nell’azienda chimica Kemi, produttrice di solventi chimici e vernici, nell’area industriale di San Pietro Mosezzo, in provincia di Novara. I trenta operai all’interno sono riusciti a mettersi in salvo grazie al piano di emergenza subito attivato dalla fabbrica. Intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco e le squadre dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) di Vercelli e Novara per tenere sotto controllo l’alta nube nera che si sta spostando verso la Lombardia. I primi rilievi non hanno identificato situazioni di pericolo nell’area circostante l’incendio, ma continuano le verifiche per comprendere l’impatto dell’evento su acqua e aria.
Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha raccomandato alla cittadinanza e agli istituti scolastici di tenere le finestre chiuse e rimanere il più possibile in casa, “se non strettamente necessario”, fino alla fine dei controlli. Canelli ha ribadito che “la raccomandazione vale a maggior ragione per le scuole e gli istituti scolastici della città: è molto importante che i bambini rimangano in classe con le finestre chiuse”.
L’Arpa sta usando una strumentazione portatile per esaminare i valori di monossido di carbonio, formaldeide e acido solfidrico. Le esplosioni udite al momento dello scoppio sarebbero dovute a tombini saltati. L’agenzia è in stretto contatto con la Prefettura e i sindaci di Novara e San Pietro Mosezzo per la gestione dell’emergenza.