LOS ANGELES – Oppenheimer pigliatutto nella 96° notte degli Oscar. Il film sullo scienziato padre della bomba atomica, diretto da Christopher Nolan, trionfa conquistando sette statuette su tredici nomination. Dal premio più prestigioso di miglior film alla miglior regia, fino al miglior attore protagonista con Cillian Murphy e non protagonista con l’”Ironman” Robert Downey Jr., il successo planetario della pellicola uscita nelle sale la scorsa estate è stato ripagato anche sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles.
Emma Stone miglior attrice, per Barbie solo la migliore canzone originale
Ottimo risultato per Emma Stone, che vince il premio come migliore attrice per la sua interpretazione in Povere Creature di Yorgos Lanthimos. Si tratta del secondo Oscar per la statunitense, dopo quello del 2017 con La La Land. Delusione invece per la pellicola di Greta Gerwig, Barbie, che la scorsa estate insieme a Oppenheimer ha spopolato nei cinema di tutto il mondo. Per il film che ricrea la storia della bambola più famosa del pianeta solo l’Oscar per la migliore canzone originale, andato a What was i made for? di Billie Eilish e Finneas O’Connell, autori di musica e testo.
L’Italia torna a casa senza statuette. Garrone: “Grazie a tutti per il supporto”
Delusione in casa Italia. Zero premi per Io Capitano di Matteo Garrone, che era candidato all’Oscar come miglior film internazionale, ma che è stato sconfitto dalla pellicola La zona d’interesse di Jonathan Glazer. “È stato un viaggio fantastico, una grande avventura. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in Italia in questo periodo”, ha sottolineato il regista romano, rendendo omaggio a “tutte le persone che hanno visto il film nei cinema del mondo e ci hanno regalato grandi emozioni”.
I conflitti protagonisti alla Notte degli Oscar
Le guerre principali che affliggono il mondo sono state, a loro modo, al centro della serata californiana. Prima della premiazione, quando un migliaio di manifestanti contrari al conflitto tra Israele e Hamas si erano radunati per disturbare gli arrivi sul red carpet dei protagonisti; e dopo, con il premio di miglior documentario assegnato a 20 giorni a Mariupol, una pellicola emozionante che racconta i primi giorni dell’invasione russa in Ucraina e l’assedio e la distruzione della città di Mariupol.