“Una notte bianca contro la paura”. Il Presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, ha presentato con questo slogan la veglia che si è tenuta ieri sera a Roma.
La comunità ebraica romana ha lasciato aperti i battenti del museo ebraico dalle 20.30 di lunedì per tutta la nottata, in segno di solidarietà nei confronti dei quattro ebrei uccisi nell’attentato al museo ebraico di Bruxelles. Ma soprattutto per darsi coraggio a vicenda e dimostrare di non essere intimiditi dagli attacchi neofascisti.
Alla serata hanno partecipato anche gli ambasciatori di Belgio ed Israele, Vincent Martens de Wilmars e Naor Gilon, oltre che il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Ci troviamo in un luogo della cultura per dare una risposta ferma e netta all’odio, alla violenza, all’ignoranza e al disprezzo nei confronti dell’altro”, è stato il commento del Presidente. E dal Pd è stato inviato al circolo un mazzo di fiori bianchi.
L’iniziativa ha visto una partecipazione numerosa di romani e non romani, bambini e famiglie.
La notte bianca è solo il primo segno di solidarietà da parte della comunità ebraica romana. È prevista per oggi infatti la partenza di una delegazione, guidata da Pacifici, a Bruxelles, per incontrare le autorità religiose ebraiche del Belgio e confrontarsi con loro sulla sicurezza e sui movimenti antisemiti.
Silvia Renda