Oggi pomeriggio il governo Conte bis presenterà ufficialmente la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NADEF). Dal suo testo si saprà in che modo saranno impiegati i 30 miliardi di euro che l’esecutivo giallo-rosso intende mettere sul piatto. In realtà molte manovre sono già state annunciate, sfociando spesso in uno scontro, o in un tentativo di compromesso, tra le due forze della maggioranza.
Nella Manovra finanziaria ci sarà una “revisione della spesa” ma senza “tagli a scuola, sanità, università”, ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Sull’Iva si sono registrati gli scontri più duri, ancora in corso in queste ore. L’ipotesi è quella di rivedere le aliquote, in particolare quella su alcuni beni e servizi più a rischio evasione, fissando un’Iva più alta per i pagamenti in contanti e più bassa per i pagamenti con carte di credito e bancomat, che sono tracciabili. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di una “rimodulazione”, che molti hanno inteso come un’altra stangata per i consumatori, a causa della necessità di far quadrare i conti. Sul possibile innalzamento dell’Iva sono arrivate le proteste del Movimento 5 Stelle e di Italia Viva, che hanno messo in campo direttamente i leader Luigi Di Maio e Matteo Renzi per contrastare questa possibilità. Anche il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti si è detto contrario: “Tagliare le tasse a chi guadagna poco è importante per i consumi che sono fermi e perché in troppi non ce la fanno ad arrivare a fine mese. È giusto non aumentare l’Iva, non è corretto scaricarne i costi con tagli ai Comuni”.
Il problema è dove trovare i fondi per scongiurare questi aumenti, senza far salire il deficit oltre il 2,2% del Pil. Si lavorerà tutto il giorno per trovare una quadra, in vista del consiglio dei ministri alle 18.30.