ROMA – È un ricatto, sì, ma “vincente”. Così viene definita la scarcerazione di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano che era stato arrestato lo scorso 16 dicembre a Malpensa, su richiesta degli Stati Uniti. A parlare di “scambio” e “ricatto” è il giurista Michele Ainis che, intervistato da Repubblica, si è pronunciato in merito alla liberazione di Abedini definendola una scelta positiva perché ha permesso di “salvare una vita”. Anis ha dichiarato che “Era tutto scritto. In fondo sapevamo che l’ingegnere sarebbe presto tornato a casa”.
Scambio tra Sala e Abedini
La visita della premier Giorgia Meloni a Mar-a-Lago dal presidente eletto Donald Trump era finalizzata alla richieste del “consenso” statunitense sullo scambio tra Cecilia Sala e Abedini. Dalle parole di Anis emerge come proprio quella visita ha consentito di riportare a casa la giornalista arrestata in Iran il 19 dicembre.
Il giurista sottolinea come il caso Sala “ripropone il dilemma che attraversa la storia del diritto: il rapporto, o il conflitto, tra la legalità formale e sostanziale”. Riportare a casa la giornalista era un “superiore interesse, nazionale e umanitario, al servizio del quale si è deciso di sacrificare il rispetto alla lettera delle regole”
A esprimersi in merito alla questione è stato anche il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) Giuseppe Santalucia, a margine del convegno al Consiglio dell‘Ordine dei giornalisti “Giustizia, informazione a rischio. Tutte le criticità introdotte dalle nuove norme”. Il presidente ha dichiarato di non avere “nulla da dire” in merito all’intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio per la scarcerazione di Abedini.
Nordio, nella giornata di domenica 12 gennaio 2025, ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano.
Le autorità giudiziarie di Teheran hanno reso noto che Abedini Najafabadi Mohammad è già tornato nel suo paese. Il portavoce del Ministero degli esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, ha espresso “apprezzamento per la cooperazione di tutte le parti interessate”.