Intervistato da Fabio Fazio durante la trasmissione Che Tempo Che Fa, Matteo Renzi risponde in maniera aleatoria sulle domande a riguardo del suo futuro post-referendum. Parla del potere come un “verbo, non un sostantivo”, intendendolo quindi come una possibilità di cambiare le cose alle quali si sente chiamato.
“Per tenere tutto come era prima possono chiamare gli altri”, dice il premier. A domanda diretta relativamente alla sua vecchia promessa di dimissioni non risponde con chiarezza. Renzi sbriga frettolosamente la risposta dicendo che non è il caso di parlare del suo futuro. Farlo, a suo avviso, sarebbe una ripetizione dell’errore di personalizzazione del referendum che aveva già commesso.
Per quanto riguarda l’Italicum, conferma di accettare il documento del Partito Democratico contenente le proposte di modifica della legge elettorale. Ha anche ricordato ancora una volta che il referendum non riguarda comunque questo tema