In Campania è in arrivo una “valanga rosa” nella Giunta. Sei donne e due uomini sono stati infatti nominati dal governato Vincenzo De Luca, subito dopo il suo insediamento a Palazzo Santa Lucia. In Puglia, invece, tre nominate del M5S, scelte dal neogovernatore del Pd Michele Emiliano, hanno rifiutato l’incarico.
I nomi di De Luca. “Siamo riusciti a mantenere la quota azzurra” ha ironizzato il presidente regionale presentando i nomi degli assessori, quasi tutti pescati dal mondo universitario. In Campania al Bilancio andrà Lidia D’Alessio, professore ordinario di economia aziendale presso l’università di Cagliari, professore associato di ragioneria pubblica presso La Sapienza di Roma e titolare dell’insegnamento di organizzazione aziendale presso la Luiss di Roma; all’Internalizzazione e start up Valeria Fascione, attualmente direttore del marketing strategico della Fondazione Idis – Città della Scienza; per la Scuola e Pari Opportunità ci sarà Lucia Fortini, titolare della cattedra di metodologia e tecniche del servizio sociale all’università Federico II di Napoli; a Lavoro e Formazione Chiara Marciani, esperta in programmazione; Risorse umane e territorio toccheranno a Sonia Palmieri, esperta in pianificazione, gestione e sviluppo dei processi relativi al personale; ai Fondi Europei invece Serena Angioli, adesso dirigente dell’area programmi dell’Agenzia nazionale per i giovani; infine alle Attività produttive Amedeo Lepore, professore di storia economica presso li dipartimento di economia della Seconda università di Napoli e docente presso il dipartimento di impresa e management della Luiss. Le nomine comunque non sono ancora formalizzate perché, per Statuto, il decreto può essere firmato solo il 9 luglio.
Il vicepresidente a sorpresa. A ribaltare i pronostici è stata invece la nomina di Fulvio Bonavitacola (Pd) come vicepresidente della Giunta campana, battendo il favorito alla vigilia Raimondo Pasquino. Il ruolo di Bonavitacola sarà fondamentale nel caso in cui il presidente dovesse essere sospeso per effetto della Legge Severino del 2012 (gli amministratori pubblici condannati per alcuni reati – anche solo in primo grado – vengono sospesi per almeno 18 mesi). Nel gennaio 2015, infatti, De Luca è stato condannato a una pena di un anno per un reato di abuso d’ufficio risalente al 2008, quando ancora era sindaco di Salerno e proprio a causa della realizzazione di un termovalorizzatore in quel comune. Il rischio sospensione non è ancora scongiurato. Anche se permette al Pd locale di tirare – per il momento – un sospiro di sollievo la decisione del tribunale ordinario di Napoli, lo scorso 15 giugno, di accogliere il ricorso del governatore campano. A Bonavitacola è stato comunque assegnata la delega all’Urbanistica, mentre De Luca ha preferito tenere per sé Agricoltura, Ambiente e Trasporti.
De Luca nomina anche per quattro consiglieri del Presidente. Si tratta di Mario Mustilli, consigliere finanziario; Sebastiano Maffettone che si occuperà dell’organizzazione culturale; Paolo De Ioanna per i rapporti con le amministrazioni centrali e Francesco Caruso per i rapporti internazionali e con l’Unesco. Capo di gabinetto della Regione sarà Sergio De Felice, consigliere di Stato. Anche in questo caso i nominati diventeranno operativi soltanto dopo la prima seduta del Consiglio regionale convocato per giovedì prossimo. “Credo di aver mantenuto l’impegno di dare vita ad una giunta al di fuori di ogni logica del mercato della politica ma rispettando il criterio dell’assoluta autonomia del presidente” ha detto il governatore. “Una squadra aperta alla società civile e alle competenze professionali in vista dei compiti faticosi che ci attendono già in queste ore” soprattutto perché dovranno cercare di stare al passo con la sfida lanciata proprio da De Luca: essere la prima regione d’Italia.
Nuova Giunta anche In Puglia. Anche il governatore Michele Emiliano ha nominato i suoi assessori. Ma i tre grillini Rosa Barone all’Agricoltura, Viviana Guadini alle Risorse umane e Antonella Laricchia all’Ambiente hanno rifiutato l’incarico. “Mi auguro – ha detto Emiliano – che le tre colleghe accettino. Con loro non ci siamo incontrati, quindi non ci sarà il sospetto di ‘inciucio’. Per queste nomine mi sono basato sul curriculum”. Ma non è andato tutto come sperato. I consiglieri del M5s hanno rifiutato le nomine e criticato duramente le scelte di Emiliano: “La paura di essere controllato dalla principale forza di opposizione – si legge in una nota – lo ha portato a compiere quello che è un atto di una violenza istituzionale inaudita nei confronti di tutti i pugliesi”.
I nomi della Giunta pugliese. Due saranno gli assessori esterni e si tratta di Loredana Capone (Pd), che si occuperà di Sviluppo economico come nella precedente Giunta, e di Anna Maria Curcuruto, delegata alla Pianificazione territoriale e già dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Bari. Gli eletti, invece, ieri con regolare votazione sono: Giovanni Giannini (Pd) per i Trasporti e lavori pubblici; Raffaele Piemontese (Pd) al Bilancio; Giovanni Liviano (Pd) all’Industria turistica e culturale; Sebastiamo Leo (Noi a sinistra per la Puglia) alla Formazione e lavoro e Totò Negro (Popolari-Udc) al Welfare. Tutti assessori scelti in una rosa di dieci candidati e nominati ieri dopo una doppia votazione, una online e una in diretta nell’hotel Parco dei Principi a Bari, dove hanno votato 1.613 sui 2.800 iscritti. Una partecipazione che Emiliano ha definito “assai rilevante dal punto di vista numerico”.
Flavia Testorio