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NewGusto, una start-up italiana per lanciare il tema del social eating

di Claudia Nardi12 Dicembre 2012
12 Dicembre 2012
Continua l’itinerario tra le start-up italiane, una realtà consolidata in continua evoluzione. Alla base di tutto ci sono le nuove imprese sul web, vero e proprio motore dell’economia e che, lanciate da giovani e giovanissimi, riescono a fatturare milioni nel giro di poco tempo. Una delle ultime approdate sul mercato, ma che sta già riscuotendo grandissimo successo nel nostro Paese e fuori i confini, è NewGusto, un social network culinario per condividere la passione della cucina in giro per il mondo.
“Share your kitchen” è lo slogan dell’ambizioso progetto di Cristiano Mazzoccetti, co-fondatore di NewGusto, che insieme a Graziano Romanelli e Alberto De Riso, ha saputo unire l’amore per i viaggi e la passione per il web in un unico, grande progetto. Noi lo abbiamo incontrato per farci spiegare tutti i come e perché di questa grande iniziativa “made in Abruzzo”.

 Che cos’è NewGusto e come funziona?  

«NewGusto è una community attiva da circa 1 anno. Il primo social network gratuito per quanti, in viaggio o meno, vogliono gustare piatti tipici direttamente a casa di chi cucina: occasione per conoscere nuove culture e nuovi amici assottigliando il confine tra l’online e l’offline. Dopo una breve registrazione si è pronti per usare il servizio. Una mappa mostra la posizione dei cuochi ma, anche, di tutti gli iscritti. La Timeline georeferenziata mostra tutto ciò che accade all’interno della community: notizie, eventi, nuovi menu e nuovi iscritti. Ogni notizia può essere filtrati sulla base di diversi criteri. Con il bottone Explore accediamo ad una pagina di ricerca: qui si può cercare dove prenotare scegliendo l’area geografica, il menu oppure lo chef. Naturalmente chi si registra può scegliere se restare un semplice utente o se trasformarsi in un cuoco: basterà riempire alcuni campi di registrazione e inserire almeno un menù ed ecco che la cucina sarà aperta e sarà possibile mostrare a tutti le proprie capacità ed abilità ai fornelli».

A pagamento o gratis?  

«Il cuoco è libero di offrire gratuitamente il pasto o chiedere un rimborso spese, le transazioni monetarie avverranno o in loco o anticipate tramite Paypal, NewGusto non trattiene nessuna percentuale o importo fisso.
Terminato l’evento culinario, l’ospite ed il cuoco si scambiano i feedback, qualità e trasparenza sono così garantiti a tutti gli utenti».

Finalmente un’iniziativa tutta italiana. Ci spieghi da dove nasce questa idea, chi sono le persone coinvolte nel progetto e qual è il suo ruolo?  

«Verso la fine del 2010 chiamai Graziano Romanelli e Giovanni Di Gregorio, entrambi di Città Sant’Angelo (PE), per esporre l’idea che piacque immediatamente. Dunque, oltre me, che mi occupo di comunicazione, ci sono Giovanni Di Gregorio (Ceo e developer), Antonio Ruscitti (iOS developer) e Graziano Romanelli (designer)».

Cos’è che differenzia NewGusto dagli altri social culinari? Ad esempio da FoodSpotting?  

«NewGusto offre ai suoi utenti un modo per diventare viaggiatori del gusto e non semplici turisti: sul nostro social non devi aspettare che qualcuno crei l’evento, ma sei tu a richiederlo dove, quando e a chi vuoi. L’imminente uscita dell’App dedicata darà maggior rilievo a quest’aspetto».

In questa fase di recessione economica, il settore enogastronomico sembra non subire alcuna crisi. Come spiega questo fenomeno?  

«La contrazione dell’economia globale ha sicuramente influenzato le abitudini dei cittadini. La recessione ha fatto contrarre i consumi in vari settori, contrazioni spiegabili sia con la mancanza di liquidità che con lo spostamento di risorse. Probabilmente il settore enogastronomico ha convogliato a se parte di quanto perso dalla ristorazione. Oggigiorno si è tornati ad organizzare pranzi e cene a casa ed è tornato di moda il termine pic-nic o pranzo al sacco».

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