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Da New York torna in Italia
un frammento di mosaico
della nave di Caligola

Ritrovato in una collezione privata

Scoperti anche due importanti vasi

di Valerio Toma20 Ottobre 2017
20 Ottobre 2017

Il mosaico romano che faceva parte del ponte di comando di una delle due navi da cerimonia dell'imperatore Caligola, il cui frammento è stato ritrovato a New York dai carabinieri dei beni culturali, in una foto diffusa il 20 ottobre 2017. ANSA/ UFFICIO STAMPA MIBACT ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY - NO ARCHIVE++

Un ritrovamento piccolo, ma altrettanto prezioso. A New York i carabinieri hanno recuperato, con la collaborazione del District Attorney’s Office in Manhattan, un frammento di mosaico romano, appartenente al ponte di commando di una delle navi da cerimonia dell’imperatore Caligola.  Il quadrato, che ritrae un sontuoso decoro floreale, è stato scoperto nella collezione privata di una signora italiana residente nella Grande Mela. Ora il mosaico è pronto a ritornare in Italia. Insieme al reperto arriveranno anche due vasi a figure rosse del V-VI secolo avanti Cristo, monete, libri e manoscritti, recuperati dai carabinieri dei beni culturali.

«Grazie ai carabinieri guidati dal comandante Fabrizio Perrulli e alle autorità americane. I reperti saranno ricollocati nei luoghi di provenienza», ha dichiarato da New York il ministro della cultura Dario Franceschini.

L’attenzione è comunque rivolta al piccolo mosaico di una delle due navi. Il ritrovamento dimostra la maestosità del ponte di comando riservato all’imperatore, il cui pavimento era rivestito da superbi mosaici. Buona parte delle imbarcazioni è oggi andata perduta, ma le ricostruzioni degli archeologici dimostrano la superbia della navi: lunghe oltre 70 metri e ricoperte di smalti, ori e bronzi.

Le due navi di Caligola furono recuperate intorno al 1928-1933 dai fondali del lago di Nemi. Dopo il ritrovamento le imbarcazioni furono conservate nel Museo delle Navi, inaugurato da Mussolini nel ’40. Nel 1944 un incendio doloso devastò il museo e distrusse entrambi gli scafi delle navi e i timoni.  E’ in questo periodo, infatti, che fu rubato il frammento di mosaico.

I due reperti, oggi in parte ricostruiti, sono esposti nel Museo, che fa parte del Polo Museale del Lazio. Alcuni studiosi ritengono che sul fondo del lago di Nemi sia presente una terza nave. Sarebbe la più fastosa di tutte. «Dieci file di remi, la poppa brillante di gioielli, ampi bagni, gallerie e saloni, sempre rifornite di viti e alberi da frutto», così Svetonio descriveva l’imbarcazione nelle sue Vite dei Cesari

 

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