Tracce di ricina, una potente sostanza velenosa e letale per l’uomo, sono state trovate in alcune lettere inviate al sindaco di New York, Michael Bloomberg. Le ragioni dell’atto sono ancora sconosciute ma, secondo le fonti investigative, le missive potrebbero essere legate all’impegno di Bloomberg nella lotta alla diffusione di armi da fuoco.
La presenza di ricina all’interno delle buste inviate al miliardario sindaco newyorkese, spiega la polizia, è stata rilevata in una serie di test preliminari e dovrà ora essere confermata attraverso ulteriori esami.
Ritorna quindi l’incubo delle lettere contenenti veleno. Lo scorso mese, dopo l’attentato di Boston, alcune missive furono inviate sia ad alcuni senatori in prima linea nella battaglia contro le armi da fuoco, sia al presidente Barack Obama.
Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 ci fu invece il caso dell’ondata di lettere all’antrace spedite a diversi parlamentari e giornalisti e che provocò 5 morti.
Seppur ancora tutta da verificare, l’ipotesi è quindi quella che a inviare le missive siano state persone vicine alle lobbies delle armi, o chi non vuole rinunciare al secondo emendamento della Costituzione americana. L’emendamento garantisce appunto il diritto dei cittadini di possedere armi.
Proprio Bloomberg è diventato il campione della lotta alla diffusione delle armi dal dicembre scorso, dopo la strage in una scuola del Connecticut che provocò la morte di venti bambini. Una battaglia, quella del sindaco, condivisa con Barack Obama. Un mese fa la proposta della Casa Bianca di sottoporre a controlli preventivi sulla salute mentale e sui precedenti penali chi chiedeva il possesso di un’arma, e poi la bocciatura del Senato.
