Gelo polare, venti di bora, neve e ghiaccio. La corrente artica che sferza l’Italia da giorni non cessa la sua presa dalla penisola, creando disagi enormi, situazioni di emergenza nelle zone terremotate e sempre più vittime. Questa notte un uomo è morto, assiderato, dopo essersi addormentato nella sua macchina: a causa delle temperature siberiane è passato senza accorgersene dal sonno alla morte. Lo hanno trovato questa mattina congelato, lungo il ciglio di una strada del centro storico di Ceglie Messapica, nel Brindisino.
Nel frattempo la grande quantità di neve che ha avvolto buona parte dell’Italia centrale con il suo manto candido sta provocando blocchi alla circolazione, alberi caduti, scuole chiuse. In Abruzzo la Regione ha avviato le procedure per la richiesta dello stato di emergenza nazionale. Difficile, a volte impossibile, la circolazione su molte strade. A Trieste la bora registra raffiche da 140 km/h, ma anche in Toscana il grecale raggiunge i 110km/h, in particolare nel territorio Fiorentino. Sulla Liguria i venti di burrasca raggiungono i 150km/h.
Neve abbondante anche sui rilievi appenninici ed intorno a Firenze, e soprattutto nelle Marche, in particolare nell’entroterra e nelle zone terremotate. Nel Maceratese è intervenuto l’esercito, a causa dei disagi creati dalla coltre nevosa sui comuni colpiti dal sisma. La situazione più critica ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli: sepolta sotto un metro di neve, senza elettricità, con le strade impraticabili e molte frazioni completamente isolate. La protezione civile sta attivando la procedura di emergenza.
Neve ancora a Norcia e nelle altre località della Valnerina colpite dal terremoto. Da ieri sera la giunta comunale di Norcia ha fatto arrivare dei camper che sono stati collocati in alcune frazioni per sostenere allevatori e imprenditori agricoli, molti dei quali anziani, rimasti a vivere in tenda dopo il sisma. Secondo la Protezione civile l’attuale perturbazione durerà almeno fino a giovedì prossimo.