«Solo il “Fatto” crede alle ridicole panzane come quella del “patto tradito”», è quello che si legge in una nota di ieri del Quirinale in materia di provvedimenti di clemenza. La Presidenza della Repubblica si scaglia contro il “Fatto quotidiano” e i falchi del Pdl che accusano di “tradimento” Giorgio Napolitano.
Ieri, infatti, il giornale aveva parlato di “patto saltato” tra Silvio Berlusconi e Quirinale sulla base di alcune dichiarazioni di esponenti del Pdl secondo cui «il Colle promise la grazia».
Ed è lo stesso Cavaliere a spargere privatamente la voce che Napolitano avrebbe disatteso il loro accordo, praticamente non gli avrebbe concesso la grazia «motu proprio». Per questo, così come fa ogni volta che la chiacchiera viene fuori, il Presidente Napolitano ha smentito con decisione.
Il “Fatto quotidiano” di ieri raccontava di una Santanchè, guida politico-mediatica dei falchi berlusconiani, tornata alla carica sulla vicenda. Immediatamente dal Colle sono partite telefonate di protesta ad alcuni ministri del Pdl, nonché la nota particolarmente tagliente per ribadire che un patto con Berlusconi non c’è e non c’è mai stato: «La posizione del Presidente in materia di provvedimenti di clemenza, è stata a suo tempo espressa con la massima chiarezza e precisione nella dichiarazione del 13 agosto scorso», si dice in un passaggio del testo del Quirinale.
“Le panzane di Napolitano”, questo il titolo del “Fatto” di oggi. È la seconda volta in pochi mesi che il capo dello Stato detta una nota che ha per oggetto il “Fatto quotidiano”. Oggi sono le “panzane”, nel giugno scorso era il “ridicolo falso” contenuto, a detta del Colle, nella domanda di un’intervista alla giornalista Barbara Spinelli.
Il “Fatto” oggi lamenta che «la stessa tigna smentitoria non è stata adoperata con la medesima misura con i giornali che, in queste settimane, raccontavano di visite al Colle degli ambasciatori più improbabili, da Gianni Letta ad Angelino Alfano, carichi di richieste per conto del condannato di Arcore». Nel “Fatto” si legge pure che non è la prima volta che parola “panzana” viene usata dal Presidente Napolitano in riferimento ad un articolo del giornale di Padellaro. «L’8 agosto – scrive oggi il “Fatto” – arrivò al nostro giornale una lettera di smentita a firma Giorgio Napolitano» nella quale, secondo il Presidente, in un articolo venivano attribuite a sua moglie Clio affermazioni che non corrispondevano al vero. «Si tratta di vergognose e grossolane panzane», scriveva allora Napolitano.
I falchi non gettano certo acqua sul fuoco, anzi aggiungono altri velenosi dettagli e continuano a rilasciare dichiarazioni durissime contro il capo dello Stato: «Fu Napolitano a chiedere a Berlusconi di fermare Renzi». Tra il Colle e il Cavaliere, dunque, è in corso una guerra destinata a diventare sempre più spietata con l’avvicinarsi della data in cui il Senato dovrà decidere sulla decadenza.
Francesca Polacco