Primo incontro da neoeletto presidente americano con un leader straniero per Donald Trump, che ha accolto alla Trump Tower il primo ministro giapponese Shinzo Abe. “E’ stato un incontro franco e cordiale con un leader di cui mi posso fidare” le parole di Abe, che non ha voluto però entrare nei dettagli in quanto in visita non ufficiale, dal momento che Trump non si è ancora formalmente insediato alla Casa Bianca.
Un colloquio durato circa 90 minuti, dal quale Abe ha detto di sentirsi rassicurato sull’impegno nei confronti di Tokyo del futuro presidente americano, prima di suggellare e concludere l’incontro con una stretta di mano immortala dai fotografi.
L’effetto shock dell’elezione di Trump aveva spinto subito il primo ministro giapponese a richiedere un incontro. Dalla fine della seconda guerra mondiale la presenza militare e l’influenza americana sono sempre state ingenti in Asia e nel Pacifico per mantenere pace e stabilità nella regione, che è il centro della crescita economica mondiale, contro le mire espansionistiche di Cina e Corea del Nord.
“Un’ottima partenza per i due paesi – ha commentato il capo di gabinetto Yoshihide Suga – Abe mi ha riferito di una conversazione molto sincera nel quadro di un’atmosfera calorosa. Abbiamo concordato di incontrarci ancora in un altro momento che convenga ad entrambi per un’utile discussione che copra un’ampia gamma di contenuti”.
Trump ha affidato a Facebook il suo commento definendo la visita di Abe “un piacere” e sottolineando come abbia permesso di avviare una grande amicizia. All’incontro erano presenti inoltre la figlia di Trump, Ivanka, accompagnata dal marito Jared Kushner, oltre all’ex generale Michael Flynn, al quale Trump potrebbe affidare il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale.