Per capire il destino del calcio italiano, o meglio della sua Nazionale, bisognerà aspettare almeno le ore 16 di oggi, con l’inizio della riunione generale convocata dal presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. L’obiettivo dell’incontro è capire quali passi compiere dopo la mancata qualificazione ai mondiali, che saranno ospitati in Russia la prossima estate, e a cui l’Italia non parteciperà.
Da Tavecchio in giù tutti sono sulla graticola, compreso il commissario tecnico, ancora in carica, della nazionale Giampiero Ventura: lo stesso ct ieri, agganciato da una troupe della trasmissione di Italia 1 “Le Iene” avrebbe promesso le sue dimissioni, per poi smentirle con un sms sibillino diretto all’Ansa.
Ma tutto il mondo dello sport e della politica vuole almeno queste due teste: il presidente del Coni Giovanni Malagò ha invitato il numero uno della Federcalcio a lasciare con un categorico “Fossi in lui mi dimetterei”, e definisce la nomina di Ventura a commissario tecnico come “una scommessa persa”. Sul tecnico ligure si espresse al tempo della sua nomina, ed in maniera anche più pesante, il segretario del Pd Matteo Renzi: per l’ex sindaco di Firenze, la nomina di Ventura a ct è “come affidare Palazzo Chigi a uno che ha fatto solo il sindaco di un comune di duemila abitanti”.