CUTRO (CROTONE) – Un secondo presunto scafista, di nazionalità pakistana, è stato fermato dalle Forze dell’ordine con l’accusa di essere stato alla guida del barcone che domenica 26 febbraio si è infranto contro una secca davanti alla costa di Cutro, nel crotonese. Un terzo sospettato non è stato ancora rintracciato. Le due persone si aggiungono a quella di nazionalità turca fermata ieri per lo stesso motivo.
Domenica 26 febbraio un’imbarcazione partita da Smirne, in Turchia e carica di migranti si è spezzata a 100 metri dalla riva calabrese, a causa di onde alte quattro metri. Le vittime finora accertate sono 62, le ultime tre recuperate questa mattina. Un uomo è stato trovato sulla spiaggia poco distante dal luogo del disastro, un altro rinvenuto in mare a circa 400 metri dalla riva grazie ad una motovedetta della Guardia costiera e il terzo a Le Castella, a 3,5 miglia marine dal luogo dell’incidente. Nel naufragio hanno perso la vita uomini, donne e bambini, mentre sono state tratte in salvo 80 persone.
Il ministro dell’interno Matteo Piantedosi nel giorno della tragedia ha tenuto una riunione d’ emergenza in prefettura nella quale ha affermato che l’Europa sulla questione migranti deve fare di più.