CROTONE – Salgono a 64 le vittime del naufragio del barcone carico di migranti naufragato domenica 26 febbraio. L’ultimo corpo è stato individuato questa mattina nelle acque di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone, ed è stato rapidamente recuperato nella zona dell’incidente.
Le polemiche
Salgono anche le polemiche in merito alle dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Chi scappa da una guerra non deve affidarsi a scafisti senza scrupoli, devono essere le politiche responsabili degli Stati ad offrire la via d’uscita al loro dramma”. Il ministro fa riferimento a un rapporto confidenziale redatto dalla Guardia di frontiera e costiera europea, in cui viene richiesto alle Ong di informare le persone a bordo della navi riguardo le possibilità di richiedere la protezione internazionale e di avviare le procedure di richiesta di asilo durante le operazioni di salvataggio. La risposta è presto giunta da Till Rummenhohl, il capo delle operazioni di Sos Humanity: “A bordo delle navi non c’è la possibilità di informare legalmente in modo corretto”. Insorgono anche le opposizioni: “Il Ministro dovrebbe vergognarsi”, ha affermato la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. “Il ministro dovrebbe scusarsi per le parole che ha pronunciato”, ha aggiunto invece la presidente della Camera Anna Ascani.
L’indagine
Sono tre finora i presunti scafisti arrestati con l’accusa di omicidio e naufragio colposo e incentivo all’immigrazione clandestina. L’indagine sul naufragio prosegue soprattutto in merito alla disperata attesa delle vittime durante le ore precedenti alla tragedia e al mancato arrivo dei soccorsi. L’ammiraglio Vittorio Alessandro, membro del Comitato per il diritto al soccorso, ha così commentato sul quotidiano La Repubblica: “Non vorrei che, quando vengono segnalati barconi con numerose persone a bordo, venga attivata una procedura di polizia e non quella del soccorso in mare, che va assicurato sempre”.
Giorgia Meloni scrive all’Ue
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato una lettera al Consiglio Europeo e alla Commissione Ue in merito al naufragio. “La tragedia di Crotone non può lasciare indifferenti – ha commentato lunedì 27 febbraio al programma “Cinque Minuti” di Bruno Vespa -. L’unico modo è fermare le partenze. Serve un’Europa che agisca in fretta”.
La relazione dell’intelligence
Intanto, secondo la relazione annuale dell’intelligence presentata oggi al Parlamento, c’è un aumento dei flussi migratori dal Mediterraneo orientale, con partenza prevalentemente dalla Turchia verso le coste di Calabria, Puglia e Sicilia, e il fenomeno “trova una sponda importante nell’attivismo di organizzazioni criminali dedite al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare”.