Beppe Grillo ne ha davvero per tutti. Dopo un periodo di relativa “calma verbale” irrompe nuovamente sulla scena politica e, col suo solito vocabolario, colorito ma d’impatto, si scaglia contro Napolitano e Letta. Ventiquattro ore in trincea, quelle del comico genovese, iniziate con il blitz al Senato di ieri mattina.
Per la prima volta a Palazzo Madama, il leader dei cinquestelle non perde tempo in convenevoli del caso è attacca diretto: «Napolitano è un anziano scaltro, furbo, non è il Presidente di tutti». Il riferimento è ai tentativi di riforma della legge elettorale: secondo il M5S la vecchia politica si sarebbe messa d’accordo per disegnare una legge che estrometta i grillini dal Parlamento; il tutto con il tacito assenso del Quirinale. Lui, invece, vorrebbe far decidere alla gente, raccogliendo le diverse proposte per poi presentare un progetto di legge popolare alle Camere. «Chiediamo l’impeachment per Napolitano – la sentenza di Grillo – perché è in politica da 60 anni. È un Presidente di parte». Un intervento a gamba tesa che non può non scatenare la dura, immediata, reazione del premier Letta: «L’attacco a Napolitano va respinto con fermezza. Grillo vuole solo instabilità», affida a twitter, proprio mentre sta andando in scena lo show in Senato, tutto lo sdegno per l’affronto alla massima istituzione del Paese. Ma Grillo vuole sempre l’ultima parola e, anche stavolta, è quasi immediata la replica: «Letta non è credibile, è nipote di suo zio». Parole al veleno che certamente apriranno un nuovo fronte nella guerra al potere del Movimento 5 Stelle.
Marcello Gelardini
