Non è bastata la strage di Secondigliano di pochi giorni fa. Ieri Napoli è tornata di nuovo a tremare quando un ex guardia giurata, Marco Castiello, di 76 anni, incensurato, ha sparato con un fucile da caccia contro i condomini per via di un cancello lasciato aperto. L’uomo ha ferito ben otto vicini di casa, tra cui due bambini (una bimba di 8 anni e il fratellino di 8), per fortuna non in gravi condizioni. L’anziano subito dopo è fuggito ma è stato rintracciato a Campobasso e bloccato dalla polizia e dai carabinieri.
Un altro dramma della follia, che ha sconvolto la città partenopea. Tutto questa volta è successo ad Afragola proprio nel giorno in cui si svolgevano i funerali di Francesco Bruner, il capitano della Polizia Municipale di Napoli, ucciso durante la folle sparatoria a Secondigliano, a nord di Napoli. L’uomo è stato ucciso lo scorso 15 maggio mentre cercava di fermare il raptus omicida di Giulio Murolo. L’infermiere incensurato che ha ucciso, sparando all’impazzata dal balcone con un fucile da caccia, quattro persone, tra cui il fratello e la cognata per una lite, e ne ha ferite cinque. Ora è in arresto. La decisione è stata presa da Maria Vittoria Foschini, giudice per le indagini preliminari, al termine dell’interrogatorio di garanzia. A dare l’ultimo saluto a Francesco Bruner c’erano tante autorità tra cui il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha detto: “Queste persone sono veri e propri eroi della città perché si sono frapposti per salvare vite umane a un pazzo criminale che sparava con un fucile. Li ricorderemo sempre e ci stringeremo per sempre intorno alle loro famiglie”. Anche l’ex sindaco della città partenopea, Antonio Bassolino, sconvolto dalla strage, ha commentato: “Esistono i servitori dello Stato ed esistono i servitori della città. Francesco Bruner era un servitore di Napoli e lo è stato fino alla morte”.