Rapiscono un uomo per recuperare un debito di droga del cognato, di 350.000 euro. Con questa accusa i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno fermato due esponenti del clan Mazzarella, accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso, aggravato dalle finalità e dal metodo mafioso. I malviventi all’arrivo dei militari hanno rilasciato incolume il sequestrato – prelevato con la forza presso la sua abitazione – nella zona della stazione ferroviaria centrale di Napoli.
Le indagini hanno permesso di risalire in meno di 24 ore agli autori del sequestro: era stata predisposta un’azione del Gis dell’Arma per liberare l’ostaggio, che non è stata più necessaria dopo il cambio di programma da parte dei rapitori. Il sequestro risale al 6 febbraio e i fermi sono avvenuti all’alba dell’indomani, ma la vicenda è stata resa nota solo oggi. Il gip ha convalidato i fermi. Le indagini proseguono per rintracciare i complici dei due sequestratori.