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HomeCronaca Napoli, clochard ucciso per un “battesimo del fuoco” o per gioco

Napoli, clochard ucciso
per un "battesimo del fuoco"
o per un gioco

Esclusa l'ipotesi dell'incidente

L'omertà degli abitanti del quartiere

di Roberta Chiarello05 Settembre 2022
05 Settembre 2022

Un clochard addormentato in una strada del centro di Milano, 7 genaio 2017. Ansa/Daniel Dal Zennaro

Ucciso per tenere a “battesimo” il killer alle prese con il suo primo omicidio o nel tentativo di inscenare un delitto “per gioco”. Sono le nuove inquietanti ipotesi che secondo la Procura di Napoli potrebbero essere alla base della morte di Davide Fogler, il senzatetto 56enne freddato con un colpo di pistola alla tempia a Bagnoli, periferia del capoluogo campano, lo scorso 31 luglio. È stata l’autopsia a rivelare nuovi elementi che hanno messo in discussione la pista sulla morte di Fogler, inizialmente attribuita a un  incidente nel locale in cui l’uomo viveva e dove è stato rinvenuto il corpo. La ferita, che sembrava provocata da una caduta accidentale, è riconducibile invece a una lesione da arma da fuoco.

Potrebbe trattarsi dunque del battesimo del fuoco di un criminale della zona, un’iniziazione in pieno stile Gomorra, in cui il rampollo del clan Genny Savastano era stato costretto a uccidere un tossico sul ballatoio delle Vele di Scampia come prova di coraggio. Un delitto su cui aleggia un clima di omertà da parte degli abitanti del quartiere, che finora non hanno contribuito in alcun modo alle indagini. L’omicidio, tuttavia, si è consumato in pieno giorno in un terraneo ben visibile dalla strada e quindi da eventuali passanti, che difficilmente non avrebbero potuto udire lo sparo.

Difficile per la squadra mobile far luce sul caso, anche perché il clochard non aveva contatti con le persone della zona. Dalle indagini è emerso inoltre che l’uomo svolgeva saltuariamente l’attività di parcheggiatore, dettaglio che potrebbe condurre a un’ulteriore ipotesi legata proprio a contrasti sorti nell’ambito del racket della sosta “abusiva”. E poi la pista del delitto “per noia”, scatenato dalla voglia di un criminale che potrebbe aver visto nell’uomo un facile bersaglio, una vittima inerme a cui nessuno avrebbe prestato attenzione.

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