La scorsa notte un’operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Napoli ha permesso l’arresto di circa trenta persone, accusate di essere affiliate al clan camorristico dei Sequino, attivo nello storico Rione Sanità, nel cuore del capoluogo campano. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, spaccio di stupefacenti e porto abusivo d’armi.
I Sequino, che da anni si contendono il controllo della zona con il clan rivale dei Vastarella, avrebbero controllato le attività illecite della cosca direttamente dal carcere, attraverso gli ordini emanati durante i colloqui carcerari dai capi Salvatore e Nicola Sequino.
Ulteriori misure cautelari, per traffico di stupefacenti, sono state inoltre notificate anche ai boss rivali Antonio e Patrizio Vastarella, anch’essi in carcere. Antonio Vastarella è accusato inoltre di tentato omicidio nei confronti di Giovanni Sequino. Congratulazioni per il buon esito delle operazioni sono arrivate dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris.