Era affacciata al balcone di casa, in via Vicaria Vecchia, in una sera di fine estate quando, alle 23, è stata raggiunta da un proiettile. Così una 52enne è rimasta ferita alla gamba da un colpo di arma da fuoco nel quartiere Forcella, nel pieno centro storico di Napoli. A sparare sarebbero state due persone in sella ad uno scooter con il volto coperto da un casco. Al momento, la Polizia di Stato sta esaminando i filmati di videosorveglianza della zona e sta sentendo, oltre la vittima, altri possibili testimoni.
La donna è stata subito soccorsa e portata all’ospedale Loreto Mare. Le sue condizioni non sono gravi: secondo i medici la ferita riportata alla gamba destra guarirà in 21 giorni, ma i sanitari ne hanno disposto comunque il ricovero. Intanto, i poliziotti hanno trovato sul posto quattro bossoli esplosi da un’arma calibro 7,65. Si tratterebbe, molto probabilmente, di una “stesa”, raid intimidatorio messo in atto dai clan per dimostrare la propria egemonia sul territorio. È il secondo episodio dello stesso tipo in un anno. La sera di San Silvestro, infatti, un 12enne fu raggiunto alle gambe da colpi esplosi in aria a scopo intimidatorio, quella volta nel quartiere San Giovanni a Teduccio.
Nel 2004, invece, sempre nel quartiere di Forcella venne uccisa Annalisa Durante, una ragazzina di 14 anni, vittima innocente della camorra, che stava passeggiando mentre fu colpita da un proiettile vagante durante una sparatoria. “Sono passati 14 anni, ma Napoli non merita altre vittime innocenti. I cittadini devono fare la loro parte” commenta don Luigi Merola, per anni parroco di Forcella, che con la sua fondazione “A’ voce d’e creature” sostiene la lotta alla criminalità. “Una strategia scellerata, che serve solo ad attirare l’attenzione delle forze dell’ordine” sono invece le parole del questore di Napoli, Antonio De Iesu dopo quest’ultimo episodio.